
<LA PETRESCIATA>
DA UNA NOTTE INSONNE
AI 2 SECONDI POSTI
DEL CARNEVALE ANDRIESE…

Andrea Pastore è l’autore del pezzo teatrale che è stato presentato durante la manifestazione cittadina per il carnevale di quest’anno ad Andria.

Preoccupato su <cosa portare in scena>, durante una notte insonne, ha scritto di getto i suoi ricordi di un tutt’altro carnevale andriese di mezzo secolo fa.

Il pezzo è piaciuto ai ragazzi e agli altri animatori del nostro oratorio.

Tutti si son dati da fare. Un parrocchiano ha preparato nella sua falegnameria i telai che si sono trasformati in un grande libro per le scene dello skech.

Un altro parrocchiano ha offerto il suo camion per la sfilata dei carri. Gli animatori e le animatrici si sono improvvisati in pittori e hanno ritratto scorci del borgo antico.

I ragazzi hanno vissuto intensamente i giorni di preparazione della messa in scena e di tutto quanto era necessario per la sfilata: vestiti, coriandoli e quant’altro.

Tutto questo ci ha fatto onore. Il secondo posto per la sceneggiatura e l’altro per la sfilata, hanno dato un momento di gioia a tutto il nostro quartiere!

“C t vu fdanze la petresciate a da fè”

di Andrea Pastore

Sullo sfondo è presente un librone, che farà da sfondo per la scenetta, dal titolo “La Petresciata”.

La scena si apre con un vecchio (Riccardo) che si regge ad un bastone accompagnato per mano da suo nipote (Riccardino).

Il bimbo gli porge una sedia e lo fa accomodare per riposare.

Un occhio di bue illumina solo i due personaggi in questo frangente.

DIALOGO

Riccardino: Nonno Riccardo?!?!?! Visto che oggi è Carnevale, perché non mi racconti come lo vivevi tu da bambino?…

Nonno: E npaut moie.. nagghie vist asseie… pozz scroive nu libr. Quann ieiv pccnun cum a taie avteive abbasce a “La Chiav’air”… Mm’arrcord ca tan suseive a fe l’ mascicarid.

Riccardino: E cos’era nonno???

Nonno: Ne n tngemm nu pic Mbacc p l cmbit i scemm sfttenn l” crstioin mezz alla strait fing a quann carnvail mbreiv, scem a prrchè i l dem fug.
Riccardino: E poi… e poi nonno, dai, racconta…!!!

Nonno: E poi!!! Facibb chiùù grann i nanntand s pnzeiv chieue a chid fatt pecchè s sceive four a fadghè………
Riccardino: Aaahhh!!! Vabbè!!!

Nonno: Aspit cha nan’zò spciioit… fingh a quann macchiabb la zoit i scemm a dè la paraul propp la doie d Carnvoil…
Riccardino: Cosa la parola???

Nonno: A faro canoscere le famiglie… i parendi… il fidanzamendo!!!
Riccardino: Ecco ora ho capito… e quindi che successe???

Nonno: M’arrcord cum c” foss iousce ca n’ partemm da abbascie a “La chiav’air” ioie p tot la famigghia maie, p scioie “saup a’ sand’ voit’” a la cois de Flumein… La nonnaaa!!! Quann arrvamm deie da duffour sndemm tut u casein ca stevn a fè ind a la cois p d’aggstass addavaie la ptrscioit… a Flumeina maie!!!

Riccardino: E che cos’è nonno la petresciata???

Nonno: Sind u fatt!!! Sapprpareie Tatà p’ tzlè ii cumm n’aprern la port sctteie idd l” pruime cmbitt a la zoit… appirs mammàie i tutt i quatt l froit muie… Ioie ieiv lultm… i fu proprie de ca capscibb c’robb avivva passè ioie in a la veit maie p’ colp d’ Zazzell la mamm de Flumein…

Riccardino: E perché nonno???
Nonno: Stoppp!!! Ciò ca’ tagghia doice tutt quand m’ chiamavn RECCARDO. RECCARDO nan’zaccie mang ioie… voul’ess ca steive pu palpt du cour… voul’ess ca m vdibb nand a Flumein’a maie…

Anz fu p” colp d’ cudd’ bndett gradaun nand a la port… ciamcabb i m sfscern dammoin nu pimn d cmbitt d chidd gruss ca m’ l’avivv stpoit fingh all’ultm p’ srughm Sppd ca maviv fatt pandchè fing a la doià pruim…

Tutt quand s’ scanzarn i s’roghme ca picc’a pruime s’avivve menoit abbasce u terz bicchierein d rsolie s’abbscchè nu sort cecre mbrond… i nouteun sciù mbacc a la cfunir i spacchè u specchie… iihhiihiihhihhhh!!! M’arrcord foss ch’è moue nu sort vrnucchie.

Riccardino: Racconta nonno è divertente!!! Come finì? avete litigato???

Nonno: Naun figghie moie… cumm avoie la bott mneie na sndenz mail m si fatt i chiù mail addavà… ste la moin d Crist… i statt’attind ca l’ultm a schrcè iaie la caut… oueh iaie addaveir la teng angour a cois nzip maie… a Zazzella nost…

ma poue grazie al rosolio scngioie: “a carnevale ogni scherzo vale” l’ mttern na mappoin pu ghiacc mbrond i nabballamm na bella quatriglie

EMOZIONI E SENSAZIONI DEL GIORNO DOPO

di Andrea Pastore
Uhe! Uheeeee...!
Che buongiorno ragazzi !!!!
Sono felicissimo!
E lo sono di più per i ragazzi!

Da ieri sto ricevendo telefonate di complimenti da tante persone coinvolte e non nel nostro progetto ed io ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione.

Chi era lì con noi avrà sicuramente assistito ad un evento che resterà impresso (almeno nella mia memoria).
Il Gruppo Teatro Alfa dopo le nostre due premiazioni, ci ha pregiato dell' <inchino artistico>! Vi garantisco che, fatto da loro che hanno 40 anni di esperienza all'attivo, è un cosa bellissima!

Cosa ancor più importante è stato l'apprezzamento dei genitori dei nostri ragazzi che si sono complimentati per il lavoro svolto; spero che d'ora in poi si sentano parte della realtà ORATORIO SAN PIO e collaborino in massa alle future iniziative perché, ragazzi, vi garantisco che c'è ne saranno tante da realizzare.

Quindi rimbocchiamoci le mani e andiamo avanti, il treno è partito! Non fermiamolo! Mentre vi scrivo mi sta passando quell'ansia che da ieri pomeriggio mi ha offuscato la mente facendomi dimenticare tutto quello che avevo fatto e che dovevo fare. Pensate un po’: ho finalmente anche le lacrime e mi sento meglio! 

Grazie a tutti voi per avermi sostenuto! Senza il vostro aiuto non ce l'avrei fatta.

Un grazie particolare lo devo ad Anna, Sabina, Guido, Gianluca e Salvatore che fin dall'inizio hanno abbracciato e promosso il progetto con me; si sono impegnati più di me sostituendomi in molte occasioni (vedi le riunioni in comune e i lavori svolti nel salone parrocchiale con i ragazzi) facendo anche meglio di quello che io avrei potuto fare e che non ho fatto.

Grazie a tutti gli altri animatori che con impegno hanno dedicato il loro tempo, spero che anche per voi il miglior premio sia stato vedere i nostri ragazzi fare salti di gioia con le targhe dei premi in mano.

Grazie al parrocchiano Felice Ardito che, come manna scesa dal cielo, col suo camion e la sua disponibilità, insieme a quella di sua moglie, ci ha consentito di partecipare alla sfilata dei carri allegorici. Come avremmo potuto partecipare se anche lui si fosse tirato in dietro? E la targa del secondo posto, come avremmo potuto vincerla? La dedico a lui! Grazie!

Grazie ancora Francesco Mangini, parrocchiano anche lui: dalla sua falegnameria è venuta fuori l’armatura per il grande libro.

E i confetti? Si poteva fare la “petresciata” senza i confetti? Grazie alla fabbrica artigianale di confetti Raffaele Mucci, neanche quelli son mancati.

Ed infine: chi ci fornirà teli e panni? L’altro parrocchiano: Michele Messina!
La generosità dei parrocchiani è stata eccellente!

La menzione speciale però va ai ragazzi dell'Oratorio che hanno partecipato con impegno alle realizzazioni imparando sia le loro parti sceniche, sia le nozioni sulle tradizioni popolari della nostra città, che abbiamo cercato di trasmettere.
Grazie, grazie, grazie a voi tutti!!!

P.S. : Se volete, fate girare questa mail affinché tutti sappiano quanto siete grandi! Vero, fra Fra?

|